Neuropsichiatria infantile

La neuropsichiatria infantile è una branca della medicina che si occupa dei disturbi emozionali, cognitivi e comportamentali degli individui in fase di sviluppo, ovvero dei bambini e dei ragazzi in età fra 0 e 18 anni.

Oggetto di studio, prevenzione, cura e riabilitazione per la neuropsichiatria infantile sono:

  • affaticamento emotivo → mancanza di entusiasmo e di reazione a determinati stimoli
  • anomalie comportamentali → disturbi del comportamento alimentare o del sonno
  • disturbi psicologici → stati d’ansia, depressione, mancanza di autostima, tendenza all’isolamento, disturbi psicotici
  • disturbi neurologici → ritardi nello sviluppo motorio, del linguaggio, della maturazione cognitiva e della capacità di apprendimento; ma anche disturbi neuro-muscolari, epilessia, cefalea persistente, paralisi cerebrale infantile, patologie rare e di difficile diagnosi.

Quando serve

Il consulto con un neuropsichiatra infantile è necessario quando i genitori e/o gli educatori si rendono conto che il bambino presenta anomalie comportamentali e ritardi nell’apprendimento, nel linguaggio e nello sviluppo psico-motorio.

Questo non vuol dire che qualsiasi reazione debba essere considerata un campanello d’allarme; è importante infatti rispettare i tempi di maturazione del bambino e osservare i suoi comportamenti.
Le anomalie sono date dall’intensità e dalla durata dei sintomi e da quanto essi condizionano negativamente lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

In presenza di disturbi particolari, i sintomi appaiono abbastanza evidenti sin dal primo anno di vita del bambino e talvolta annunciano la presenza di disordini della personalità, disturbi e patologie correlate a cause neurologiche o psicologiche.

Più precisamente, quando serve l’intervento del neuropsichiatra infantile?

Quando il bambino o l’adolescente:

  • presenta atteggiamenti compulsivi, ripetitivi e non sempre collegati ad un bisogno effettivo (pianto prolungato, colpi di tosse replicati, desiderio incontrollabile di lavare spesso le mani e così via);
  • ha deficit di attenzione, accompagnato o meno da iperattività;
  • assume di continuo un atteggiamento scontroso con tutti;
  • ha paura del giudizio altrui, ha problemi di socializzazione, evita il contatto con gli altri (anche se coetanei) e si rifugia in se stesso;
  • diventa dipendente da un gioco, dal tablet ecc;
  • a due anni non riesce ancora a parlare;
  • non risponde agli stimoli che riceve;
  • ha difficoltà e ritardi nell’apprendimento;
  • presenta difficoltà di coordinazione visuo-motoria e disordini del movimento;
  • lamenta spesso mal di testa e ha disturbi del sonno;
  • manifesta importanti cambiamenti nel comportamento;
  • mostra stati di agitazione, ansia, paura e psicosi e fa richieste di rassicurazione tante volte durante il giorno;
  • ha disturbi alimentari (anoressia, bulimia, mancanza di appetito, ecc.).

Inoltre, bisogna rivolgersi al neuropsichiatra per trattare le seguenti patologie e disturbi:

Psichiatria dell’età evolutiva

  • Ritardo mentale
  • Disturbi dello sviluppo psicologico
  • Disturbi dell’apprendimento
  • Disturbi del linguaggio
  • Autismo infantile e psicosi dell’età evolutiva
  • Disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa e bulimia in età evolutiva)
  • Depressione nell’infanzia e nell’adolescenza
  • Disturbi della personalità nell’infanzia e nell’adolescenza
  • Disturbi del comportamento, dell’emotività e del funzionamento sociale
  • Scompenso adolescenziale
  • Disturbo di regolazione
  • Disturbo da deficit di attenzione/iperattività

Neurologia dell’età evolutiva

  • Paralisi cerebrale infantile
  • Malattie neuromuscolari (es. distrofia muscolare, amiotrofia spinale)
  • Cefalee dell’età evolutiva
  • Epilessia
  • Traumi cranici
  • Tumori cerebrali infantili

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